Image and video hosting by TinyPic

domenica 9 febbraio 2014

#Roma 2010

#4 : Roma 2010

Nell'Aprile del 2010 ho visitato Roma, anche se avevo solo 14 anni, porto con me dei bei ricordi.
Ero con le mie amiche e ricordo le notti passate a raccontarci i segreti e a mangiare di nascosto barrette al cioccolato e caramelle perchè la suora ce le privava durante il giorno per farci correre in giro per la città. Le famose nottate dove ci immaginavamo di ritornare un giorno tutte insieme nell'Eterna Città e guardarla con un occhio più maturo e capire il senso di tante cose. La monetina nella fontana di Trevi. Troppe chiese e fontane, che allora ignoravo la bellezza, ma so che se ci ritornassi ora, dopo 4 anni di liceo artistico vorrei non andarmene mai. La bellezza di quella città rimarrà veramente eterna come la atmosfera che la avvolge.

Ecco qualche foto scattate con una macchinetta scrausa che avevo al tempo:










mercoledì 5 febbraio 2014

STOP ALLO STUDIO DELL'ARTE

L'ITALIA CANCELLA L'ARTE DALLE SCUOLE.


clicca qui

"Mi vergogno di vivere in un paese che non studia la storia dell’Arte nelle proprie scuole."

[...]

«Significherebbe aumentare una spesa che è stata tagliata perché il Paese non è in grado di sostenerla».


[...]


mi vergognerò di portare i miei futuri figli a scuola sapendo che non impareranno mai sui banchi di scuola che LeonardoMichelangelo e Donatello non sono le Tartarughe Ninja, ma dovrò spiegarglielo ioMi vergogno di vivere in un paese che dovrebbe e potrebbe vivere di turismo culturale, di beni artistiche, un paese che dovrebbe essere visitato e amato per la storia che rappresenta e per la cultura artistica e che invece stenta a sopravvivere.




Ora una mia riflessione personale : 
io, che frequento il quarto anno di liceo artistico, mi sento di nuovo presa in giro.
In questi quattro anni mi sono sentita dire da molte persone che la mia scuola non valeva niente, non si studiava niente, ci andava la gente che non aveva voglia di fare niente. NON E' COSI!
Si c'è un sacco di gente che è li a scaldare la sedia, ma è così in quasi tutte le scuole italiane e personalmente penso che pure quelli che ora ci manipolano dall'alto, stravolgendoci la vita con tasse e leggi, a 15, 16, 17 anni scaldavano la sedia e così si spiegano tante cose. Ma poi c'è chi ci mette passione e in cambio non riceve nulla, né dalla scuola, né dalle altre persone. Io personalmente mi faccio il "mazzo" perchè infondo mi piace e non mi va di essere vista come una scansafatiche solo perchè faccio il liceo artistico. Ma tornando al pensiero principale, è per colpa di gente come quella che mi prende in giro che la storia dell'arte verrà abolita nelle scuole italiane. A COSA SERVE STUDIARE I QUADRI? E' questo che pensa la gente FALLITA, che non ha capito per cosa sta al mondo. Tolgono storia dell'arte e come alibi ci dicono che il Paese non può sostenere la sua spesa, e allora cari ministri, il Paese invece può sostenere i soldi che rubate per i vostri comodi? VERGOGNATEVI! Dove pensate di andare? Pensate che si starà meglio senza Arte? "Ovvio che si, infondo conta più la matematica, italiano, le lingue straniere .." certo, avranno la loro importanza, ma è un CRIMINE per un italiano in specifico, sottovalutare l'arte.
Da quando studio l'arte mi si è aperto un mondo, che le future generazioni non vedranno mai. Ho capito che non basta guardare un opera per descriverla, ho capito che non basta sapere le tonalità dei colori per far entrare dentro di sé l'emozioni dell'artista, ho capito che ogni quadro racconta una sofferenza dell'animo umano, sofferenze o qualsiasi emozioni che fin dai tempi primordiali l'uomo prova e che proverà sempre; c'è che in ogni opera rivedo una sfaccettatura del mio animo, c'è che mi da sostegno, che so che la gente prima di me è sopravvissuta a queste emozioni che a volte a me sembrano senza ritorno. IMPARARE L'ARTE, VUOL DIRE CAPIRE SE' STESSI, MA SE NON SI HA BISOGNO DI IMPARARE L'ARTE, VUOL DIRE CHE NON SI HA BISOGNO DI CAPIRE SE' STESSI, PERCHE' NON C'E' PIU' NULLA DA CAPIRE, ORMAI SIAMO CONDANNATI AD ESSERE TUTTI ARIDI.


lunedì 3 febbraio 2014

#Consonno 2012

#3 : Consonno 2012


La storia dell'antico borgo di Consonno, in comune di Olginate (Provincia di Lecco), è di quelle che sono retaggio dei ruggenti anni Sessanta, quando un improbabile "Grande Ufficiale Conte Mario Bagno", imprenditore senza scrupoli, decise di acquistare in un colpo solo l'intero tenimento di Consonno, tipico borgo brianzolo sul Monte di Brianza.



Tutto il borgo venne demolito per realizzarvi una improbabile città dei divertimenti, una sorta di "Las Vegas" della Brianza. Bagno mise insieme un'accozzaglia di reperti e testimonianze che richiamavano tutti i luoghi del mondo e della storia, che prese il posto dell'antico borgo. "A Consonno il cielo è più azzurro", recitavano gli striscioni di benvenuto di chi, varcata la porta d'entrata con due armigeri medioevali fantocci in posizione di guardia, saliva all'improbabile minareto.







domenica 2 febbraio 2014

Bloglovin' ♡

BLOGLOVIN' 



Chignon easy


Buongiorno a tutti!
Oggi volevo mostrarvi un piccolo tutorial su come raccogliere i capelli per chi, come me, ne ha talmente tanti da non saper dove metterli!
E' molto semplice, ma risulta allo stesso tempo elegante ed efficace, ordinato e morbido allo stesso tempo.



Spero vi sia stato d'aiuto,
un bacio a todos 

sabato 1 febbraio 2014

L'outfit del giorno (Sabato 1 febbraio)


L'OUTFIT DEL GIORNO

Oggi ho scelto di pubblicare questo splendido outfit, trovato su #instagram, nella pagina di @stunningootd.
Questo è un chiaro esempio di abbinamento di uno stile che a me, personalmente, piace molto. 
Lo trovo femminile, dolce e giusto per una piccola festa fra amici.

COMPOSIZIONE:

- Maglia nera a maniche lunghe, può essere anche sostituita da un body a maniche lunghe;
- Gonna corta a ruota con texture a fiori (facilmente trovabile da Zara);
- Collana lunga in metallo simil - oro (facilmente trovabile da Accessorize);

Buon sabato sera a tutti! 

venerdì 31 gennaio 2014

Miao Miao



Piccole zampette pelose. 
Ogni volta che vedo queste piccole zampette pelose vorrei stringerle fra le mie mani.
Ogni volta, che più in generale, vedo un piccolo esserino peloso, un piccolo gattino che con i suoi grandi occhi verdi, blu, gialli o grigi mi guarda, vorrei dirgli "Piccolo mio, vieni, ti porto a casa con me per abbracciarti ogni giorno!"
Qualcuno, Lassù, deve aver creato i gatti per ricordare all'uomo che si può provare amore anche senza trovare l'anima gemella, che anche chi è solo può ricevere attenzioni; perché non è vero che i gatti sono freddi, io non lo penso.
Io ogni giorno, quando torno da scuola, devo andare ad abbracciare il mio "piccolo" cucciolo, quasi per fargli capire "Hei, non ci sono stata per tutta la mattinata ma ora sono qui, facciamoci un po' di coccole perchè io ti voglio bene e tu vuoi bene a me", infatti da quel momento inizia a seguirmi in giro per casa e ovunque io mi sieda lui si deve sedere in braccio a me. A volte mi lamento, dico sempre che è un po' noioso, ma non lo penso veramente. 
Quando ero piccola, i miei fratelli erano già grandi e per quanto mi volessero bene, di certo non si mettevano a giocare con me e le mie bambole, e il regalo più bello che io abbia mai ricevuto (oltre alla Plastilina), è stato proprio il mio gattino; andavo circa 4 o 5 anni quando mio fratello mi portò al negozio per prenderlo. Finalmente avevo trovato un amico! Da piccola ero la timidezza in persona, difatti facevo molta fatica a trovare amici (le cose non sono poi così cambiate all'alba dei 18 anni), così ho visto nel mio piccolo pelosino, un amico, il mio primo amico. E' con lui che sono cresciuta, ogni giorno sempre accanto a me, quando entrambi eravamo piccoli giocavamo e ora che siamo cresciuti a volte mi ritrovo a parlarci, sdraiati sul mio letto, e lui come un vecchio saggio con gli occhi semi chiusi, sembra quasi che mi ascolti in tutto e anche se parlo troppo non sembra stancarsi di me.
Non solo mi sa ascoltare. Capita (spesso) che io sia triste o troppo nervosa, e una mia debolezza è che in questi casi io scoppio a piangere da un momento all'altro, nessuno si accorge quando piango, tranne lui. Silenziosamente sale sul letto e si struscia sulla mia schiena o mi tira testate al braccio come per dire "Tesoro, non fare così, accarezzami e io accarezzo te e tutto andrà bene, ne hai superate tante, anche questa passerà" e io mi calmo mentre passo la mia mano sul suo morbido pelo bianco. 
Certe volte, con i suoi grandi occhi verdi, sembra dirmi "Ti voglio bene".
Ti voglio bene anche io mio dolce amichetto, mi spiace che tu non sappia leggere, vorrà dire che una sera ti leggerò questo post, per ringraziarti per tutte le volte in cui, con i tuoi sguardi sereni, hai placato i miei sguardi nervosi. 

(Chi odia gli animali, mi chiedo come faccia a sopportare gli umani)