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mercoledì 5 febbraio 2014

STOP ALLO STUDIO DELL'ARTE

L'ITALIA CANCELLA L'ARTE DALLE SCUOLE.


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"Mi vergogno di vivere in un paese che non studia la storia dell’Arte nelle proprie scuole."

[...]

«Significherebbe aumentare una spesa che è stata tagliata perché il Paese non è in grado di sostenerla».


[...]


mi vergognerò di portare i miei futuri figli a scuola sapendo che non impareranno mai sui banchi di scuola che LeonardoMichelangelo e Donatello non sono le Tartarughe Ninja, ma dovrò spiegarglielo ioMi vergogno di vivere in un paese che dovrebbe e potrebbe vivere di turismo culturale, di beni artistiche, un paese che dovrebbe essere visitato e amato per la storia che rappresenta e per la cultura artistica e che invece stenta a sopravvivere.




Ora una mia riflessione personale : 
io, che frequento il quarto anno di liceo artistico, mi sento di nuovo presa in giro.
In questi quattro anni mi sono sentita dire da molte persone che la mia scuola non valeva niente, non si studiava niente, ci andava la gente che non aveva voglia di fare niente. NON E' COSI!
Si c'è un sacco di gente che è li a scaldare la sedia, ma è così in quasi tutte le scuole italiane e personalmente penso che pure quelli che ora ci manipolano dall'alto, stravolgendoci la vita con tasse e leggi, a 15, 16, 17 anni scaldavano la sedia e così si spiegano tante cose. Ma poi c'è chi ci mette passione e in cambio non riceve nulla, né dalla scuola, né dalle altre persone. Io personalmente mi faccio il "mazzo" perchè infondo mi piace e non mi va di essere vista come una scansafatiche solo perchè faccio il liceo artistico. Ma tornando al pensiero principale, è per colpa di gente come quella che mi prende in giro che la storia dell'arte verrà abolita nelle scuole italiane. A COSA SERVE STUDIARE I QUADRI? E' questo che pensa la gente FALLITA, che non ha capito per cosa sta al mondo. Tolgono storia dell'arte e come alibi ci dicono che il Paese non può sostenere la sua spesa, e allora cari ministri, il Paese invece può sostenere i soldi che rubate per i vostri comodi? VERGOGNATEVI! Dove pensate di andare? Pensate che si starà meglio senza Arte? "Ovvio che si, infondo conta più la matematica, italiano, le lingue straniere .." certo, avranno la loro importanza, ma è un CRIMINE per un italiano in specifico, sottovalutare l'arte.
Da quando studio l'arte mi si è aperto un mondo, che le future generazioni non vedranno mai. Ho capito che non basta guardare un opera per descriverla, ho capito che non basta sapere le tonalità dei colori per far entrare dentro di sé l'emozioni dell'artista, ho capito che ogni quadro racconta una sofferenza dell'animo umano, sofferenze o qualsiasi emozioni che fin dai tempi primordiali l'uomo prova e che proverà sempre; c'è che in ogni opera rivedo una sfaccettatura del mio animo, c'è che mi da sostegno, che so che la gente prima di me è sopravvissuta a queste emozioni che a volte a me sembrano senza ritorno. IMPARARE L'ARTE, VUOL DIRE CAPIRE SE' STESSI, MA SE NON SI HA BISOGNO DI IMPARARE L'ARTE, VUOL DIRE CHE NON SI HA BISOGNO DI CAPIRE SE' STESSI, PERCHE' NON C'E' PIU' NULLA DA CAPIRE, ORMAI SIAMO CONDANNATI AD ESSERE TUTTI ARIDI.


venerdì 31 gennaio 2014

Miao Miao



Piccole zampette pelose. 
Ogni volta che vedo queste piccole zampette pelose vorrei stringerle fra le mie mani.
Ogni volta, che più in generale, vedo un piccolo esserino peloso, un piccolo gattino che con i suoi grandi occhi verdi, blu, gialli o grigi mi guarda, vorrei dirgli "Piccolo mio, vieni, ti porto a casa con me per abbracciarti ogni giorno!"
Qualcuno, Lassù, deve aver creato i gatti per ricordare all'uomo che si può provare amore anche senza trovare l'anima gemella, che anche chi è solo può ricevere attenzioni; perché non è vero che i gatti sono freddi, io non lo penso.
Io ogni giorno, quando torno da scuola, devo andare ad abbracciare il mio "piccolo" cucciolo, quasi per fargli capire "Hei, non ci sono stata per tutta la mattinata ma ora sono qui, facciamoci un po' di coccole perchè io ti voglio bene e tu vuoi bene a me", infatti da quel momento inizia a seguirmi in giro per casa e ovunque io mi sieda lui si deve sedere in braccio a me. A volte mi lamento, dico sempre che è un po' noioso, ma non lo penso veramente. 
Quando ero piccola, i miei fratelli erano già grandi e per quanto mi volessero bene, di certo non si mettevano a giocare con me e le mie bambole, e il regalo più bello che io abbia mai ricevuto (oltre alla Plastilina), è stato proprio il mio gattino; andavo circa 4 o 5 anni quando mio fratello mi portò al negozio per prenderlo. Finalmente avevo trovato un amico! Da piccola ero la timidezza in persona, difatti facevo molta fatica a trovare amici (le cose non sono poi così cambiate all'alba dei 18 anni), così ho visto nel mio piccolo pelosino, un amico, il mio primo amico. E' con lui che sono cresciuta, ogni giorno sempre accanto a me, quando entrambi eravamo piccoli giocavamo e ora che siamo cresciuti a volte mi ritrovo a parlarci, sdraiati sul mio letto, e lui come un vecchio saggio con gli occhi semi chiusi, sembra quasi che mi ascolti in tutto e anche se parlo troppo non sembra stancarsi di me.
Non solo mi sa ascoltare. Capita (spesso) che io sia triste o troppo nervosa, e una mia debolezza è che in questi casi io scoppio a piangere da un momento all'altro, nessuno si accorge quando piango, tranne lui. Silenziosamente sale sul letto e si struscia sulla mia schiena o mi tira testate al braccio come per dire "Tesoro, non fare così, accarezzami e io accarezzo te e tutto andrà bene, ne hai superate tante, anche questa passerà" e io mi calmo mentre passo la mia mano sul suo morbido pelo bianco. 
Certe volte, con i suoi grandi occhi verdi, sembra dirmi "Ti voglio bene".
Ti voglio bene anche io mio dolce amichetto, mi spiace che tu non sappia leggere, vorrà dire che una sera ti leggerò questo post, per ringraziarti per tutte le volte in cui, con i tuoi sguardi sereni, hai placato i miei sguardi nervosi. 

(Chi odia gli animali, mi chiedo come faccia a sopportare gli umani)




lunedì 27 gennaio 2014

#Venezia 2013

2# : Venezia

In occasione della #Biennale 2013, l'autunno scorso ho visitato una splendida città, Venezia!
Ci sono stata il 18 novembre 2013, quando sono partita da Lecco c'era il diluvio universale, ero già preoccupata perché ho pensato "oh mamma, chissà a Venezia, avrei dovuto mettermi gli stivali di gomma!", ma nonostante la tragicità dei telegiornali, una volta arrivata a Venezia, non pioveva! C'erano si le passerelle, dato che il giorno prima si era abbattuto chissà quale temporale, ma nonostante tutto è stata una giornata senza pioggia. 
Non avevo mai visitato Venezia e ne sono rimasta meravigliata; si certo, ho dovuto correre in giro per via del poco tempo, era umido e c'erano qualche nuvole, non ero proprio in centro città, ma il suo fascino c'è sempre, senza nessun ostacolo.
Il suo fascino sta nei canali, nei ponti, nelle case di un architettura totalmente diversa da quella della Brianza, nei colori (anche quando piove mi sembrano brillare lo stesso). Appena arrivata mi sono subito piaciute le case, mi sono ricordata di una lezione di storia dell'arte della seconda superiore "ricordate ragazzi, che la particolarità della Serenissima è il suo stile orientaleggiante, a causa delle invasioni dei popoli orientali", ed era proprio così! ovvio che non mi sono trovata davanti a templi orientali, ma uno stile diverso c'era, uno stile così romantico!

“Venezia: la città magica dove la gente viene a cercare quelle coseche non trova in alcun posto.” 

(Dal film "Only you - amore a prima vista)












domenica 19 gennaio 2014

#Senigallia 2013

#1: Senigallia


"Non sapete di quale amore io amo? Io amo come il mare ama la riva: dolcemente e furiosamente! "

(Federico De Roberto)


 Settimana a Senigallia, nelle Marche fatta nell'agosto 2013.
E' stata una settimana fantastica, solo tanto mare, sole e sabbia fra le dita, lontana dalla noiosa brianza, dalla freneticità di ogni giorno, lontana dallo studio (e si è visto!) e lontana da tutti i piccoli pensieri che anche se non sembrano si accumulano dentro di noi, portando spiacevolmente un malessere.

E nulla può essere migliore di un giorno colmo di sogni e di tramonti e di brezze leggere. Imparai soprattutto che la vita è sedere su una panchina sulla riva di un fiume antico, con la mia mano posata sul suo ginocchio e a volte, nei momenti più dolci, innamorarmi di nuovo.

Le Pagine della Nostra Vita, Nicholas Sparks






























mercoledì 9 ottobre 2013

#GUERRIERI



Chi sono gli italiani?





La nuova campagna Corporate di Enel, celebra la determinazione della gente comune, degli italiani che non mollano anche di fronte alle difficoltà e alle incertezze sociali ed economiche che caratterizzano il momento storico. 

Enel sceglie di sostenere chi affronta le proprie battaglie quotidiane con coraggio e dignità. Nelle fabbriche, negli uffici, nelle scuole, nei supermercati: i #GUERRIERI vengono colti nei loro momenti quotidiani perché è lì che affrontano le loro battaglie, mentre lottano per il loro presente e costruiscono il loro futuro. Ed Enel è accanto a loro, con tutta la sua energia.



sabato 10 agosto 2013

Style

Ognuno di noi ha un proprio stile, un modo di mostrare la propria personalità, di descrivere certe cose, di cantare o di suonare qualsiasi strumento musicale, di vestirsi in un determinato modo che più ci appaga.
In base a stili diversi corrispondono persone diverse.

C'è chi si veste "firmato" e se lo può permettere e chi, pur permettendoselo, si veste trasandato, quasi incurante della propria immagine.
Queste sono scelte personali di stili di vita che spesso portano a giudicare subito una persona.


Charles Bukowski ha scritto una poesia dal titolo "Style" dove, con il suo solito stile inconfondibile, cerca di dare una definizione di "stile":

lo stile è una risposta a tutto.
un nuovo modo di affrontare un giorno noioso o pericoloso
fare una cosa noiosa con stile è meglio che fare una cosa pericolosa senza stile.
fare una cosa pericolosa con stile è ciò che io chiamo arte.
Boxare può essere arte.
Amare può essere arte.
Aprire una scatola di sardine può essere arte.
Non molti hanno stile.
Non molti possono mantenere lo stile.
Ho visto cani con più stile degli uomini,
Sebbene non molti cani abbiano stile.
I gatti ne hanno in abbondanza.

Quando Hemingway si è fatto saltare le cervella con un fucile, quello era stile.
Alcune persone ti insegnano lo stile.
Giovanna d'Arco aveva stile.
Giovanni il Battista.
Gesù
Socrate.
Cesare.
García Lorca.
In cella ho conosciuto uomini con stile.
Ho conosciuto più uomini con stile in prigione che fuori.
Lo stile è una differenza, un modo di fare, un modo di esser fatto.
Sei aironi tranquilli in uno specchio d'acqua, o tu, mentre esci dal bagno senza
vedermi.







domenica 4 agosto 2013

nati per subire



Nata con la voglia a questi altri di sparagli,

Nata consapevole di essere una donna,

perché un minuto dopo le han già messo su la gonna;

Nata ed incazzata come solo certi ebrei,

Nata e già malata di ogni male che hanno i suoi,

sei nata per subire, te lo ricordi ogni mattina,

e non mangi ormai da mesi, per restare bambina

"la curiosità è donna, il potere degli eroi"

la curiosità è di tutti, affanculo gli eroi.


venerdì 2 agosto 2013

i qualunquisti




PENSA POCO E RIDI SCEMO CHE LA VITA E' UN BALENO!
RIDI SCEMO E BACIA TUTTI, PRIMA O POI SON TUTTI MORTI,
RIDI SCEMO E DI GUSTO CHE SEI NEL PAESE GIUSTO;
RIDI PAZZO E PIANGI FORTE, E TIRA A CAMPARE!

domenica 7 luglio 2013

Guarda

Guarda due volte per vedere giusto, 
guarda una volta sola per vedere bello.



Henri Frédéric Amiel.

venerdì 14 giugno 2013

Si muore tutte le sere

Si muore tutte le sere, si rinasce tutte le mattine: è così. E tra le due cose c’è il mondo dei sogni. -


Henri Cartier-Bresson.





lunedì 10 giugno 2013

Amo

Amo costruire il mio presente nell'eco di un passato già irrecuperabile, e spesso vago come un'ombra, senza necessità e senza scopo, cupo e triste.

Fëdor Dostoevskij

domenica 9 giugno 2013

"lo posso fare"


L’unico modo per andare avanti è andare avanti. 
Dire “lo posso fare” anche quando sai che non puoi.

 - Stephen King.